Eloheh realizza progetti rivolti al mondo dell'infanzia, in ambito culturale, educativo, sociale e terapeutico, ecologico. Si occupa, inoltre, di formazione rivolta ad operatori del settore sociale e pedagogico; collabora con associazioni culturali e di educazione ambientale, scuole, biblioteche, parchi..
Ursula Mainardi
Narratrice, cantante, arteterapista, operatrice teatrale e musicale, formatrice.
Lavora da 25 anni con i bambini e con adulti in formazione, attraverso il racconto
e il teatro, la musica e il canto, l'intreccio tra arte e natura, l'arte terapia.
Ha creato Eloheh terra dei bambini per raccogliere esperienze e collaborazioni.
Formazione:
- master di tre anni in Arti terapia a orientamento psico-fisiologico a Roma
- diploma universitario in Lettere moderne storia del teatro alla Sapienza di Roma
- formazione teatrale
- studio della fisarmonica e del canto
Collaborazioni e intrecci
AMbecò-ambiente e omunicazione, Avezzano
Biblioteche di Roma
Associazione culturale Controchiave, Roma
Associazione Baba Jaga, Sassoleone (Bo)
Officina Dinamo, Roma
Casa Laboratorio Cà Colmello, Sassoleone (Bo)
Università Roma Tre
Nido comunale Il glicine, Roma
Teatrino del Grano, Roma
Amaranta-Orma Fluens, Roma
Burattini a Zonzo, Viterbo
Paola Calogero, Ostuni
Il cielo di Argoli, Tagliacozzo
Associazione Yellow Hop, Palermo
Teatro Furio Camillo, Roma
Bruno Fronteddu, Sassoleone (Bo)
WWF
Luca Venitucci, Roma
Atelier Maman et moi, Parigi
Associazione Domus de Jana, Bomarzo
A.p.s. Rampa Prenestina, Roma
SaràBanda Officina Musicale
Scuola nel bosco La terra dei bambini
Eloheh terra dei bambini
u.mainardi@gmail.com tel. +39 328 8769211
ELOHEH
significa TERRA
in lingua Cherokee
i nativi americani consideravano terra un sistema di relazioni sacre tra tutti gli esseri viventi, umani, animali e vegetali, nel rispetto del pianeta e delle sue risorse vitali. Sacro era il fiume e l'albero, la montagna e l'animale. Sacra ogni forma di vita...
“In ‘Ani Yonwiyah’, la lingua del mio popolo, c’è una parola per indicare il suolo: Eloheh. Questa stessa parola significa anche storia, cultura e spiritualità. La ragione di ciò sta nel fatto che noi indiani Cherockee non possiamo separare il nostro posto sulla terra dalla nostra vita e neppure dalla nostra visione e dal nostro significato come popolo. Impariamo sin da bambini che animali, alberi e piante con cui dividiamo il posto sulla terra, sono i nostri fratelli e sorelle. Quando, dunque, parliamo di suolo, non parliamo di una proprietà terriera, di un luogo e neppure del pezzo di terra su cui sorgono le nostre case e dove crescono i nostri raccolti. Parliamo, invece, di qualcosa di veramente sacro”. (J Durham, indiano Cherokee).